“Tra le prime azioni che intraprenderemo non appena saremo al governo della Regione Abruzzo ci sarà, assieme al ritiro dell’adesione al progetto dell’autonomia differenziata, la revisione del dimensionamento scolastico”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, intervenendo a Pescara in conferenza stampa davanti all’istituto comprensivo 1 in via Einaudi, che sarà accorpato al 7 in conseguenza del provvedimento del governo. Con lui Stefano Bonaccini, presidente nazionale del Partito Democratico e presidente della Regione Emilia-Romagna, e i candidati del Pd nella lista della provincia di Pescara.
D’Amico ha detto: “È una presunta razionalizzazione che penalizza i cittadini. Questa Giunta regionale applica in modo aritmetico le disposizioni per il risparmio, a noi invece interessa affrontare i singoli problemi nell’interesse delle abruzzesi e degli abruzzesi, creare le condizioni per garantire i diritti essenziali, su tutti quelli alla salute e allo studio. Il nostro programma è radicalmente diverso da quello del centrodestra, puntiamo a fare in modo che le norme nazionali prendano in considerazione le situazioni di criticità. Le scuole non devono essere tagliate, sono presidi che in molte zone svolgono la doppia funzione di istruzione e formazione dei cittadini”.
Bonaccini ha definito l’autonomia differenziata “un provvedimento sconclusionato. Determinerà nelle aree interne, come quelle abruzzesi, accorpamenti e riduzioni di classi, e nelle città la creazione di classi pollaio. Eppure il Presidente della Regione Abruzzo non ha protestato, guardando come al solito agli interessi di partito”.