L u c i a n o
D A m i c o

Abruzzese per origine e scelta, sono nato il 3 gennaio 1960 a Torricella Peligna, in provincia di Chieti. 

I miei genitori, da contadini, hanno intrapreso la strada del piccolo commercio di prodotti per l’agricoltura.

Sono da sempre orgoglioso delle mie umili origini, nel senso più pieno e completo dell’espressione, in quanto radicate nella conoscenza concreta del valore del sacrificio e del lavoro

Il mio progetto di vita si è sviluppato nell’ambito accademico: laureato in Economia e Commercio all’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, assegnista di ricerca, ricercatore, professore associato e, infine, ordinario, per poi essere eletto Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione e Rettore all’Università di Teramo

Ho scelto, dal principio, di restare in Abruzzo

L’impegno e la passione per la ricerca, l’istruzione e la conoscenza, assieme alla consapevolezza di quanto sia importante supportare i miei studenti, mi hanno portato a curare la stesura di molteplici testi in materia economica, con l’obiettivo di rendere comprensiva una disciplina che i ragazzi definivano difficile.

Lo scopo è sempre stato quello di individuare e coltivare il valore di ogni singolo studente affinché possa affrontare gli ostacoli, anche quelli percepiti come più ardui, e far sì che quel valore possa esprimersi nell'interesse della comunità.

Ho ricoperto, inoltre, l’incarico di Presidente dell’azienda di trasporto pubblico regionale ARPA, con l’obiettivo raggiunto di risanare i conti in un momento di transizione e fusione che ha dato origine a quella che oggi conosciamo come TUA. 

Mi candido alla Presidenza di Regione Abruzzo perché ritengo che il nostro territorio meriti di più. 

Viviamo un Abruzzo in affanno e arretrato su tutte le grandi questioni: il diritto alla salute, con gran parte dei cittadini che sono costretti a rinunciare alle cure o a spostarsi altrove per affrontarle; le infrastrutture, vecchie di almeno 60 anni; l’istruzione, che vanta eccellenze, ma che non è sostenuta nei servizi: troppi studenti abbandonano gli studi e/o lasciano la regione; i salari insufficienti, perché i settori produttivi sono a bassa qualifica. 

Sono certo che tutti insieme abbiamo la possibilità di restituire all’Abruzzo il valore che merita e vivere una regione che abbia ben chiare le necessità dei territori e di chi li abita. 

La nostra regione merita quella dimensione nazionale e internazionale che le è innata per la sua bellezza e le sue capacità produttive.

Credo fermamente che non ci sia niente di più bello che avere modo di lavorare con e per la propria comunità

Qui sono nato e cresciuto, ho sempre scelto questo luogo, in ogni momento, come cardine della mia esistenza.  

L’Abruzzo mi ha offerto tante opportunità e ora vorrei che tutti i cittadini e le cittadine, che come me non partono da una posizione di privilegio, abbiano le stesse possibilità che ho avuto io e possano contare sull’impegno in questa direzione di tanti abruzzesi che hanno la volontà di restituire al territorio le proprie competenze. 

Mobilitiamoci per costruire insieme una regione più accogliente, produttiva e solidale.

In tre parole: molto di più.